Esisteva il packaging design nella preistoria? Non esattamente. Ma esisteva la necessità di conservare il cibo e, di conseguenza, il cervello degli uomini si era già messo in moto, portando, dopo secoli di evoluzione, alla branca che oggi conosciamo così bene. Da quando esistiamo, insomma, abbiamo sempre sentito la necessità di portare con noi il cibo, risorsa preziosa che non andava sprecata (e che non dovrebbe esserlo neppure oggi).

Per necessità pratiche e limiti tecnologici, i nostri avi si affidavano a ciò che la natura poteva offrire loro. Zucche, conchiglie, tronchi in cui cucinare minestre di radici, e successivamente pelle animale per realizzare otri in grado di trasportare liquidi durante la caccia o il pascolo. Le ossa degli animali, contenenti il prezioso midollo, erano di fatto un antenato naturale delle nostre lattine.

Sappiamo già che esisteva il biberon: in pratica dei vasi dalle forme curiose, spesso animali, rinvenute nel sito archeologico di Vosendorf, Austria.

E già nel 2000 a.C., si utilizzavano pozzi riempiti di ghiaccio per aumentare il periodo di conservazione della carne. A proposito del latte, è probabile che il formaggio si nato proprio da un otre lasciata sotto il sole, in cui il caglio era fermentato naturalmente.

Fino ad arrivare ai Greci, che avevano già di fatto creato le “etichette” come le conosciamo noi oggi, anche se profondamente diverse. Le anfore d’olio, infatti – per forme e colori – indicavano già il produttore, la zona di provenienza e, di fatto, costituivano il marchio di origine.

Un tuffo nella storia che ci affascina. Il mondo del packaging continua ad evolversi. Come sarà domani?